docente: nuova veste


Il professore si trova così di fronte ad un nuovo scenario in cui un ruolo predominante è svolto dalle nuove tecnologie che, introdotte nel sistema scolastico rappresentano una sfida atta ad innescare ineludibili processi di cambiamento legati alle caratteristiche stesse dell'innovazione.

 

Esse si accingono a mettere in crisi il modello tradizionale di insegnamento/apprendimento, aprendo nuovi orizzonti sia dal punto di vista organizzativo-relazionale che da quello metodologico-didattico.

L'innovazione informatica comporta per gli insegnanti e per gli studenti una rivisitazione critica dei comportamenti relazionali docente/docente, docente/studente, studente/studente.

 

Gli stili comunicativo-relazionali dovranno essere ripensati attraverso forme di collaborazione cooperativa centrate sui nuovi media ed attente ai bisogni delle persone, utilizzando a pieno le risorse, facendo esplodere le aspirazioni umane, proiettando il progetto educativo oltre il presente per insegnare ed imparare il futuro.

 

Gli stili di insegnamento dovranno tenere conto dell'indispensabile ripensamento dei saperi per ricostruire un assetto culturale all'interno del quale la dimensione disciplinare e quella reticolare (dei saperi trasversali e dei collegamenti tra le diverse aree) costituiscano i ponti di un campo di tensioni costruttive, sostenute da un costante impegno di ricerca e di proposizione.

 

L'enfasi va posta sul rapporto tra esperienza e ricostruzione culturale affinché le discipline servano per rispondere ai perché diventando significative e motivanti per gli studenti. Le moderne reti telematiche e informatiche sembrano nate proprio per migliorare i processi di apprendimento e per superare la verticalità e la gerarchizzazione che ancora caratterizzano le istituzioni scolastiche.

 

Le nuove tecnologie, infatti,oltre a superare i tradizionali vincoli spaziotemporali, consentono un apprendimento innovativo da parte degli studenti che hanno la possibilità di interagire con i docenti, con altri studenti (videochat,posta elettronica,video-conferenze..)anche da casa, di essere protagonisti dell’applicazione concreta delle conoscenze acquisite e di gestire autonomamente i propri studi e le proprie modalità di apprendimento.


Il docente, contrariamente ai metodi abituali che lo vedevano come protagonista solitario del processo educativo, insegna in modo interattivo, pone domande ai discenti e stimola la discussione, aiuta a risolvere problemi, aiuta anche a superare le difficoltà legate all’isolamento, incoraggia all’autoapprendimento.

Secondo A.Abruzzese il docente dovrebbe essere messo nella condizione di familiarizzare con le nuove tecnologie, poiché, per la prima volta, accade che i bambini e i giovani ne sanno più di lui.

 

In secondo luogo egli deve rinunciare a quella che è l'icona, lo statuto all'interno del quale egli si è sempre protetto: il fatto di essere la fonte della conoscenza, il Professore.

 

Questo nuovo stile di insegnamento, che prevede che “il professore si rimetta il mantello di Socrate” e si trasformi in una guida (Garito) favorisce, di conseguenza, l’esordio sulla scena pedagogica di un nuovo discente gestore del proprio processo di apprendimento.

 

Quindi, insegnare e apprendere attraverso la televisione, le reti telematiche, Internet (con i suoi Forum, le sue chat e la sua e-mail) trasforma la didattica tradizionale in un sistema aperto capace di aggiornarsi e di pianificare un numero sempre più ampio e diversificato di conoscenze.